23/01/2015

Torta carote, cocco e cannella




L'idea non è male: carota - farina di cocco - cannella= trinomio fantastico! Questa Carrot cake è la versione "semplificata" di quella (molto americana) preparata da Miette, famosa pasticceria di San Francisco. Da buoni americani non lesinano nel mischiare insieme ingredienti su ingredienti, in questo caso l'impasto originario prevede 80 gr. di ribes freschi, 80 gr. di noci tostate e per finire... una gustosa crema al formaggio come copertura... giusto per non farsi mancare nulla! La torta è ottima consumata a colazione, soffice, umida e con un quantitativo di grassi limitato, la ricetta infatti non prevede burro ma olio di semi di girasole! La filosofia di Meg Ray, proprietaria di Miette, è che le torte devono avere un diametro min di 15 cm. e massimo di 20 cm., il principio è "less is more" ovvero "piccolo è meglio"! E non ha tutti i torti!;-)

Ingredienti per una torta da 18/20 cm:
140 g. di farina 00
200 gr. di zucchero
60 gr. di olio di semi
130 gr. di carote tritate (o grattugiate)
80 gr. di farina di cocco
2 uova a temperatura ambiente
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino abbondante di cannella
un pizzico di sale

Grattugiate le carote oppure, per velocizzare, tritatele nel tritatutto. Mescolate insieme: la farina, il bicarbonato, il lievito, la cannella e il sale.


Preriscaldate il forno a 170° C. statico. Sbattete le uova con lo zucchero e lavorate a velocità media per 2 minuti. Riducete la velocità e aggiungete l'olio a filo, aumentate la velocità e continuate ancora per 1 minuto. Cambiate il gancio, mettete quello a spatola e aggiungete in tre momenti il mix di farina, lavorate a media velocità per 1 minuto. 


Unite le carote e il cocco, se volete seguire la ricetta originale mettete adesso anche i ribes e le noci. Lavorate con la spatola a mano, amalgamando bene gli ingredienti. 



Imburrate uno stampo spolveratelo con della farina, eliminando quella in eccesso. Versate l'impasto e infornate per circa 40 minuti, dipende dal forno che avete, per sicurezza fate la prova stecchino già dai 30 minuti in poi. 



Eccola pronta, soffice e profumata!;-)




21/01/2015

Broccoli affogati o in umido (i rocculi affucati)


Come trasformare un ortaggio povero in un contorno gustoso! Dalle mie parti i rocculi affucati sono un prelibato antipasto; nella versione catanese, appunto le mie parti, si preparano in una padella sistemati in modo compatto tale da prendere la forma di tortino abbastanza asciutto, con la presenza di olive e acciughe. Quelli che si preparano a casa mia, invece, sono targati RG!;-)
La ricetta è di nonna Giovanna di origini modicane, per l'esattezza veniva da Frigintini, meravigliosa e ancora incontaminata campagna a soli 10 min. da Modica e circa 35 da Ragusa. Bellissimi muri a secco di pietra calcarea incorniciano aspri pascoli naturali, ulivi, secolari carrubbi, antiche masserie. Tutto è rimasto genuino! Se andate a visitare i luoghi di Montalbano (a Punta secca, sul mare, c'è il B&B dove alloggiava) e amate la campagna, le escursioni in bici e il buon cibo è un'ottimo luogo dove alloggiare!;-)
Quelli di nonna sono dei broccoli più umidi e succosi, ottimi per contorno o per condire delle pennette rigate arricchite con abbondante formaggio grattugiato (pecorino, parmigiano o caciocavallo ragusano DOP).
Ingredienti per 2 persone:
500 gr. di broccoli
1 cucchiaino di pomodori secchi sott'olio tritati
1 fettina di pecorino stagionato (pepato vecchio) 
1 cipolletta rigorosamente nuova
1/2 bicchiere di vino rosso
pepe nero
sale q.b.
olio evo

Pulite i broccoli ricavando solo le cime. Pulite i tronchetti sfogliandogli cioè levando lo strato esterno. Spero che in foto si veda la differenza tra un cimetta sfogliata (quella a dx) e quella ancora integra (a sx). Lasciateli per qualche minuto in una bacinella con acqua fredda, cambiate l'acqua, sciacquate bene e mettete direttamente le cimette dentro una pentola con i bordi alti, non sgocciolatele perchè l'acqua residua servirà a farle cuocere meglio. Aggiungete tutti gli ingredienti: pomodori secchi, tocchetti piccoli di formaggio, una macinata di pepe nero, il cipollotto a pezzetti, un giro d'olio e un pizzico di sale, non esagerate però. 


Coprite e lasciate cuocere a fiamma bassa, non mescolate mai! Se volete, potete scuotere la pentola, rigorosamente sigillata, con l'aiuto di 2 presine. A metà cottura, dopo circa 20 min., versate il vino rosso e continuate a far cuocere. Scuotete ogni tanto e verso la fine della cottura assaggiate e regolate di sale. Fatto!;-)


Per la cronaca visto che al mio Lui il broccolo, comunque lo si cucini, "maleodova", questi li ho fatti fuori tutti io!!!

20/01/2015

Zuppa di lenticchie e quinoa


La prima volta che ho sentito parlare della quinoa correva l'anno 2005 e mi trovavo in viaggio di nozze in Perù, esattamente a Juliaca, leggo dal diario di bordo redatto all'epoca, qui incontrammo la nostra guida locale Teresa! Un metro e quaranta di simpatia, cultura e curiosità! Era più avida lei di raccontare del Suo glorioso Perù che noi di sapere... il colmo! Nei 40 minuti necessari per arrivare a Puno ci raccontò moltissime cose, ci disse che nell'altipiano si coltivavano quasi esclusivamente patate e quinoa, una sorta di cereale che apportava agli Inca talmente tanti benefici e una tale forza fisica da essere considerata dai conquistadores spagnoli il "cibo del diavolo"! Per questa ragione distrussero tutte le coltivazioni sostituendole con cereali europei! Si dice, anzi, la leggenda vuole, che parecchi semi di quinoa siano stati ritrovati in tombe Inca, analizzati e nuovamente reintrodotti nelle coltivazioni locali. Si narra anche che la NASA sia stata la prima ad utilizzarla come alimento per gli astronauti! Quante ne sapeva Teresa?! Effettivamente la quinoa non è un cereale ma una pianta erbacea con alti contenuti proteici ed è completamente priva di glutine, per questo va benissimo per i celiaci. Prima era più difficile trovarla sugli scaffali del supermercato ma adesso eccola lì che fa capolino tra i prodotti tipici internazionali: Quinoa bianca Pedon! Comprata, cotta e mangiata!;-)

Ingredienti per 2 persone:
150 gr. di lenticchie piccole
60 gr. di quinoa (anche più se volete una porzione abbondante)
1 carota 
1/2 cipolla 
1 costa di sedano 
1 cucchiaio di estratto di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco
sale q.b.
olio evo
acqua

Tritate la carota, la cipolla, il sedano e soffriggeteli in un filo d'olio evo, lavate le lenticchie e aggiungetele. Sfumate con il vino bianco a fiamma vivace, mettete l'estratto di pomodoro, lasciate insaporire per qualche minuto e poi ricoprite di acqua; di solito mi regolo ad occhio, credo siamo intorno ai 500 ml in questo caso. Lasciate cuocere per 20 minuti (dipende dal tipo di lenticchie, quelle piccole in mezz'ora sono pronte), a questo punto aggiungete la quinoa. Secondo le istruzioni i tempi di cottura sono di circa 10 minuti e si cuoce in una quantità di liquido pari al doppio del suo peso. Ho cucinato la quinoa come fosse della  normale pasta!


La consistenza della quinoa mi ricorda molto quella delle uova di lompo ma insapore. Chicchi tondi, semitrasparenti che scricchiolano sotto i denti quando si masticano. Mi piace! Lho anche utilizzata come base per un'insalata con tofu e chicchi di soia (edamame) appena sbollentati... ottima! 
Può sostituire la semola del cous cous o il riso! Da provare sicuramente!;-)




18/01/2015

Merluzzo al forno in crosta di patate


Il buon vecchio merluzzo, rifugio culinario sicuro, buono anche solo bollito con un filo d'olio d'oliva ieri è andato in forno con una "crosta" di patate! L'ispirazione viene dalla suocera, la mia intendo. Lei cucina il baccalà così! Tutti i pezzettoni con la pelle sul fondo e sopra ricoperto di capperi, olive, pomodorini e fette di patate... molto saporito e semplicissimo da prepare!
Io ho provato con il merluzzo. Il quantitativo degli ingredienti è indicativo secondo le Vs preferenze.


Ingredienti:

1 merluzzo piuttosto grossetto
1 papata media
5/6 pomodorini
1 cucchiaio di capperi
olive
olio evo q.b.
sale e pepe


Fate pulire e diliscare il merluzzo, ricavatene dei filetti, abbiate cura di levare le spine, oleate una teglia da forno e sistemate il pesce con la pelle rivolta sul fondo, salate, pepate, spargete qualche cappero e un pochino d'olio. Pelate la patata, tagliatela a fettine sottili e ricoprite il merluzzo.



Spargete sulle patate i pomodorini tagliati a metà, le olive a rondelle, altri capperi, pochissimo sale, pepe e olio evo. Infornate in forno già caldo a 180°C per almeno 30 minuti.




Fatto! Semplice e veloce! Va benissimo come piatto unico!;-) 
Prossima volta voglio fare il baccalà.




13/01/2015

Plumcake di panettone!


Eccolo l'ultimo quarto di panettone che da qualche mattina a questa parte aspetta fiducioso di essere inzuppato nel latte ma che puntualmente viene abbandonato per ben più appetitose brioche cioccolatose! 



E questo accade, a mio avviso, da troppe colazioni! Mmmh non ho voglia di buttarlo, men che meno di mangiarlo e il maritozzo... nicchia! Va bene è tempo di ridargli una nuova vita magari un po' più... glamour!;-)
Dopo i muffin al panettone eccolo caldo caldo il plumcake di panettone!
Da un'idea di Simone Rugiati del 2010 che ha trasformato i miserrimi resti di un panettone in un flan, anch'io ho cercato di rendere più appetibili i miseri resti di cui sopra. Simone nella sua ricetta si è un pochino allargato, 6 tuorli, panna, zucchero a gogò...  presa l'intuizione la ricetta l'ho manipolata a mio piacimento! Il risultato non è male, la crema risulta un pochino liquidina rispetto al normale perchè ho utilizzato latte di soia e riso e solo 1 tuorlo! Secondo me potete riutilizzare anche il pandoro, mix di brioscine che non vi vanno più, il pan di spagna che non è lievitato bene... e a Pasqua anche la colomba! 

Ingredienti per 400 gr. di panettone:
400 gr. di panettone (o pandoro)
1 tuorlo 
500 ml di latte di soia e riso (o anche "normale")
1 cucchiaio e mezzo fecola di patate
100 gr.di zucchero 
150 gr. di cioccolato fondente
20 gr. di gocce di cioccolato
1/2 cucchiaino di semi di vaniglia
burro q.b.

Riscaldate il latte e nel frattempo lavorate il tuorlo con lo zucchero, aggiungete la fecola e il latte caldissimo. Rimettete tutto sul fuoco, meglio se filtrato con un colino, e cuocete fin ad ottenere una crema ben liscia (ecco perchè è meglio filtrare prima il composto, anche per eliminare fastidiosi pezzi di tuorlo che non si sono sciolti prima)



Imburrate uno stampo da plumcake di 22/20 cm, tagliate a fette il panettone e poi a quadrotti. Formate un primo strato dentro lo stampo.



Se la crema la gradite tutta al cioccolato sciogliete i 150 gr. tutti nel pentolino, altrimenti dividetela in due parti, una la lascerete bianca e solo nell'altra scioglierete il cioccolato. Versatela in parte sul primo strato di cubotti. Ricoprite con un secondo strato, cospargete di gocce di cioccolato e versate tutta la crema rimasta. Ovviamente se l'avete fatta di due colori la verserete alternandola. Fate in modo che tutti i pezzi di panettone siano ben inzuppati senza pressarli troppo ed infornate a 160°C, in forno già caldo, per 20/30 min. Il range di 10 minuti tra tempo min. e tempo max è dovuto al fatto che se vedete che la crema si è solidificata spegnete subito, altrimenti proseguite ancora per un pochino.




Ed eccolo qui! Prima di sformarlo aspettate che si sia raffreddato, staccate i bordi e rovesciatelo sul piatto da portata.




Provate a chiedere ora al maritozzo che fine ha fatto il panettone! Altro che "nicchiamenti"! Pappato tutto lo ha!;-)

10/01/2015

Tartellette di tortillas ripiene



Ok le feste sono finite, le abbuffate quasi un semplice ricordo... quasi, se non fosse per quei piccoli rotolini che sporgono dolcemente dalla cinta dei pantaloni o delle gonne! Qualcuno una volta disse: Un minuto in bocca, una vita sui fianchi! Era riferito ai cioccolattini ma credo si possa allargare ad un'ampia varietà di cibi! Sigh! Dicevo, le feste sono finite ma nulla m'impedisce di rallegrare un tonno in scatola o un'asfittica mozzarella rendendoli speciali!;-) Così stasera, complice una busta aperta e abbandonata in frigo di tortillas messicane, ho deciso che la mia non doveva essere la solita insalata! Ed ecco le tartellete di tortilla, ricordano quelle dell'Autogrill che contengono molto "verdume" e 3 mozzarelline e che sono fatte, credo, da piadine cotte in forno. Velocissimi da preparare, basta avere un tagliapasta di 8 o 9 cm a seconda della grandezza desiderata, ma anche un bicchiere o una tazza vanno benissimo e una teglia per muffin! 

Ingredienti per 1 persona:
1 tortilla o piada
1 uovo sodo
1 scatoletta di tonno
1/2 mozzarella
2 olive verdi denocciolate
1 cucchiaino di pomodoro secco tritato
qualche cappero
semi di sesamo
olio evo

Questo è quello che ho messo io ma potete prevedere qualunque tipo di ingredienti. Ovviamente se li preparate per un buffet dovete riempire i gusci all'ultimo momento per mantenerli croccanti fino alla fine.
Ricavate 6/7 tartellette da una tortilla con un tagliapasta da 8 cm. Più sarà largo il dischetto più i bordi del cestino saranno alti... of course! Sistemateli dentro la teglia per muffin e infornate a 200 ° C. per 5/7 minuti.


Eccoli pronti e croccanti! Sgocciolate il tonno e sbriciolatelo in un piatto, aggiungete 1/2 mozzarella sninuzzata, le olive a rondelle, il pomodoro secco.



Riempite le tartellette e guarnite con qualche cappero, una fettina di uovo sodo, semi di sesamo e un filo di olio evo. Croccantissime e sfiziose!;-)




La prossima volta le voglio riempire con chili e carne! Mini tortillas messicane... Sììì!;-)

09/01/2015

Ultime creazioni di cake design!


Sweet Cake
  
Negli ultimi mesi del 2014 sono stata impegnata nella realizzazione di qualche torta che mi ha tolto preziosissssssimo tempo per cucinare le mie ricettine! Allora rilassatevi nella visione! Eccole, sono tutte realizzate in pasta di zucchero, alcune sono dei topper da poggiare sulle torte "vere"! Come questa Sweet cake! Oppure come la Fashion cake sotto!;-)

Fashion cake

Ultimissima fra le neo-nate una torta per una splendida cinquantenne innamorata della fotografia e del verde prato! Anche qui topper + torta scacchiera come base (purtroppo non ho foto dell'interno! Sigh!)



Ma il mio orgoglio è questa composizione di "Jake e i pirati dell'isola che non c'è"! Il galeone è tutto in pan di spagna al doppio cioccolato ricoperto interamente da cioccolato plastico. L'isola è una torta, sempre al cioccolato, farcita di nutella (ipocalorica ovviamente!;-)






Anche nella torta "Frozen" c'è un misto di topper e pan di spagna! La richiesta è stata ben precisa: - Voglio solo la principessa! - e principessa sia! Anche se quando l'ho realizzata avevo 39 di febbre e ne vedevo 2 al posto di una!:-o
Ho anche realizzato delle "cime innevate" immergendo dei marshmallow nel cioccolato bianco ripassati poi nello zucchero colorato d'azzurro! Buonissimi! 
Ho anche realizzato delle "candy rocks" con acqua e un'alta concentrazione di zucchero! Come si può vedere non sono riuscita a fotografare la torta a casa! :-(




La mitica torta di Topolino innamorato, ispirata da quella realizzata dalla bravissima cake designer Antonella Di Maria. Qui la parte edibile è solo la base realizzata ai tre cioccolati e con un croccantino al gianduia per renderla... speciale!





A seguire delle torte per innamorati cronici (irrecuperabili) tifosi della Juve.
Appassionati di basket e del violino!





Per ora è tutto! Alle prossime... dolcezze;-)

05/01/2015

Straccetti di vitello, arancia e zenzero con contorno di riso, arance e finocchi


Arance, finocchio e zenzero sono gli ingredienti principali per questo piatto unico fresco, a basso contenuto calorico e soprattutto velocissimo! Il riso, varietà Thaibonnet, il mio preferito, è cotto con metodo "pilaf" adattato per rendere più veloce la ricetta! Senza intaccare il sapore morbido e vellutato! Il nome pilaf  deriva da persiano pilau e prevede la cottura in forno con del brodo di carne, previa rosolatura nel burro e cipolla. Per un piatto più leggero ho utilizzato solo della semplice acqua, niente forno ma pentola sigillata;-).
Il riso cotto con questo metodo è una base perfetta per accompagnare carne o pesce; io lo uso spesso come contorno per spezzatino, gulash, pollo al curry... etc.

Ingredienti per 2 persone:
300 gr. di straccetti
1 porro
3 arance 
1 finocchio
sale e olio evo q.b.
1 cucchiaino di zenzero in polvere
120 gr. di riso Thaibonnet
30 gr. di burro
240 gr. di acqua


Preparate il riso lavandolo sotto l'acqua corrente, soffriggete in 30 gr. di burro alcune rondelle di porro, aggiungete il riso e fate rosolare per qualche minuto aggiungete l'acqua, che dev'essere pari al doppio del peso del riso, coprite e cuocete a fuoco medio fino a quando l'acqua si sarà completamente assorbita.
E... occhio non mescolare mai!



Mentre il riso cuoce, pulite un finocchio, lavatelo e affettatelo a rondelle sottili, sbucciate 2 arance piccole, affettatele sempre a rondelle e unitele al finocchio. Condite l'insalata con un po' di sale e olio. Potete insaporirla con una punta di peperoncino, della cipolletta fresca e qualche oliva nera (come fa la mia mamma) ma stasera... semplicemente olio evo per me! Intanto in una padella antiaderente soffriggete il rimanente porro in un filo d'olio, aggiungete gli straccetti, spremete il succo di un'arancia e lasciate cuocere a fuoco vivace. Aggiungete un pizzico di sale, un cucchiaino di zenzero e spegnete.


Servite tutto in un unico piatto! Fatto;-)